Installation views, Villa Brandolini, ph Bruno Bani, Courtesy Ferrarin Arte.

Titolo: Claudio Olivieri. Di carte e oltre… Pensare il colore prima delle pittura
A cura di Matteo Galbiati

Data: domenica 8 ottobre, ore 18.00
Luogo: Villa Brandolini d’Adda – Via Roma 4, Pieve di Soligo (TV)

INGRESSO GRATUITO

Orari:  sabato: 15.00-18.30
domenica: 10.00-12.00 / 15.00 -18.30
gli altri giorni su appuntamento

Claudio Olivieri. Di carte e oltre… Pensare il colore prima delle pittura

A cura di Matteo Galbiati - Villa Brandolini d’Adda, Pieve di Soligo (TV)

Villa Brandolini d’Adda a Pieve di Soligo (TV) torna ad accogliere un grande progetto che rende omaggio alla figura di Claudio Olivieri (1934-2019), uno dei più significativi interpreti della pittura contemporanea.

La mostra, curata da Matteo Galbiati, promossa dal Comune d Pieve di Soligo in collaborazione con l’Archivio Claudio Olivieri (Milano), FerrarinArte (Legnago, VR) e Fuori Catalogo, sarà inaugurata domenica 8 ottobre alle ore 18.00 alla presenza delle autorità cittadine, del curatore, dei rappresentanti dell’Archivio e della galleria.

Claudio Olivieri. Di carte e oltre… Pensare il colore prima della Pittura raccoglie, per la prima volta con una visione così ampia ed estesa, la testimonianza dell’importante lavoro su carta di Olivieri, analizzandone il decorrere incessante dagli anni Cinquanta fino al secondo decennio dei Duemila. La volontà dell’artista è sempre stata quella di utilizzare – con una variegata possibilità espressiva di tecniche differenti – il supporto del “foglio” come catalizzatore di pensieri, energie, racconti tutti incanalati nella necessità di mettersi in atto, come immagini, attraverso il colore.

“Il segno, l’atmosfera, il peso della poesia consegno una calligrafia intenzionale che, anche mutando nel tempo e recependo le tensioni estetiche ed artistiche delle diverse epoche attraversate, è rimasta fermamente e coerentemente fedele all’animo del suo esecutore. Olivieri, infatti, “osserva un “tratto” che ammaestra i cromatismi estraendoli da un caos primordiale per renderne testimonianza di passioni, sentimenti, esperienze universali. Da tutti percepibili nella verità della loro ferma testimonianza.

Questa mostra, seguita con generosa passione dall’Archivio Claudio Olivieri, rappresenta il punto di arrivo di un impegno che è iniziato con la supervisione di Claudio Olivieri e si è poi interrotta con la sua scomparsa. L’impegno assunto dal gallerista, dal curatore, dagli eredi è stato quello di rispettare quanto più fedelmente la sua volontà e, per quanto possibile, ricostruire un percorso espositivo che fosse fedele alle sue idee e alle sue indicazioni. Alla passione con cui ha creduto in questo progetto che non si esaurisce con questa prima presentazione pubblica.

Le ampie sale della villa del trevigiano accolgono un centinaio di carte, alcune di grande formato, accompagnate da una pregevole selezione di opere su tela che – patrimonio dell’Archivio dell’artista – scandiscono e accompagnano il visitatore nell’esplorazione di ciascuna sua decade creativa, quale singolare completamento e compendio del lavoro espresso sulla carta. Questo percorso espositivo, quindi, approfondisce l’aspetto più intenso del suo rapporto del colore e le fasi evolutive del suo pensare alla Pittura, fissando il senso di un flusso di idee e riflessioni continue che potevano e dovevano risolversi nella fresca e intensa rappresentazione del disegno.

Il valore e l’insegnamento di Olivieri stanno tutti nella passione con cui ha votato la sua ricerca all’esplorazione del valore significante della Pittura che, da ben prima della stagione detta analitica degli anni Settanta, per lui era, come si diceva sin dai due decenni precedenti, già oggetto di una ricognizione intensa e continuativa.

La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo di Matteo Galbiati che sarà presentato in un evento dedicato.

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