Titolo: Armonia come Utopia
Artista: Julia Krahn
Testo critico di: Antonio Grulli
Durata: 28 maggio – 3 agosto 2025
Luogo: Museo St. Ulrich, Domplatz 2, 93047 Ratisbona – Germania
Orari di apertura: tutti i giorni 11:00 – 17:00 / venerdì 11:00 – 20:00
Inaugurazione: martedì 27 maggio 2025, ore 18:00
Preview stampa: martedì 27 maggio 2025, ore 17:00
Dal 28 maggio al 3 agosto 2025, la mostra dal titolo Armonia come Utopia dell’artista Julia Krahn, sarà ospitata presso il Museo St. Ulrich, adiacente al Duomo di Ratisbona in occasione del 1050° anniversario dei Regensburger Domspatzen, promosso dalle Kunstsammlungen des Bistums Regensburg. Un’esperienza immersiva, in collaborazione con il celebre coro, rende percepibile la forza dell’armonia, celebra la musica come elemento di unione e invita ad una profonda riflessione sociale. Con questa mostra, l’artista Julia Krahn realizza un progetto lungamente desiderato, in cui esperienze personali si cristallizzano in una visione collettiva della società. I protagonisti sono bambini, che rappresentano la nostra società futura.
L’armonia come visione del futuro
La mostra è dedicata al tema centrale dell’armonia. Sebbene sia onnipresente nella musica, nella società spesso rimane un’idea utopica. La tensione tra il potenziale della musica e la realtà della convivenza è al centro della ricerca dell’artista. Julia Krahn in dialogo con le cantanti e i cantanti del coro ha realizzato un’imponente serie di ritratti in grande formato che, stampati su teli di stoffa alti cinque metri, creano uno spazio trasparente all’interno della chiesa proto-gotica. Le prospettive dei ritratti si adattano alla posizione dell’immagine sospesa, dando la sensazione di trovarsi realmente al centro di un coro. Il risultato è un’interazione dinamica tra le opere e lo spettatore. L’installazione va oltre l’aspetto visivo: un respiro, udibile nello spazio, dona vita alla mostra. Come se si fosse parte di un organismo vivente, anche le immagini sembrano sollevarsi e abbassarsi al ritmo del respiro. Il respiro stesso dello spettatore si sincronizza inconsciamente. Nel transetto meridionale della chiesa sono inoltre esposte le sculture della serie Organo (2020) dell’artista che evocano arti del corpo, vasi di fiori o strumenti a fiato. Si tratta di oggetti privati della loro funzione originaria che assume un forte valore simbolico.