Massimo Uberti, Found, 2022, Casa Sponge

Oltre l’ultimo cielo
Mostra collettiva d’arte contemporanea

A cura di: Francesco Perozzi e Marcella Russo
Sede: Casa Sponge, Mezzanotte di Pergola (PU)
Date: 13 luglio – 21 settembre 2025
Artisti in mostra: Nobuyoshi Araki (Tokyo, Giappone 1940), Mario Consiglio (Maglie-LE 1968), Antonello Ghezzi ​​( Nadia Antonello – Cittadella, 1985 – e  Paolo Ghezzi – Bologna, 1980), Stefania Galegati ( Bagnacavallo – Ravenna 1973), Giovanni Gaggia (Pergola – PU, 1977), Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986), Gedske Ramløv (Copenaghen 1958), Michele Alberto Sereni (Pesaro 1958), Grazia Toderi (Padova 1963), Massimo Uberti (Brescia 1966 – Brescia 2024).
Contatti: spongecomunicazione@gmail.com

 

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Oltre l’ultimo cielo, mostra collettiva d’arte contemporanea: 9 artisti +1 abitano le stanze e i giardini della casa e un’opera, Found (2022) di Massimo Uberti

13 luglio – 21 settembre 2025

Oltre l’ultimo cielo –  titolo che riprende un verso del poeta palestinese Maḥmūd Darwīsh – nasce dal desiderio di Casa Sponge, presidio rurale e decentrato dell’entroterra marchigiano, di interrogare criticamente il concetto di confine, in un tempo in cui le separazioni fisiche, psicologiche e culturali si irrigidiscono e si moltiplicano. Parte integrante del percorso di Casa Sponge come luogo di pensiero, ospitalità e produzione culturale, l’esposizione riafferma l’arte come atto necessario e partecipativo, capace di intrecciare la dimensione locale – radicata nella terra che calpestiamo – con quella globale – il cielo che ignora ogni frontiera.


A fronte di un presente segnato da guerre e fratture profonde, Oltre l’ultimo cielo invita a sollevare lo sguardo verso l’alto per leggere le lacerazioni della terra. Sempre più addomesticato, ridotto a teatro del dominio e propaganda, il cielo sta perdendo la sua funzione immaginativa e collettiva, trasformandosi in confine invalicabile più che in spazio di apertura. La mostra intende restituire ad esso una dimensione poetica e politica, proponendolo come luogo di desiderio, tensione e possibilità condivise – laiche o spirituali, geografiche o interiori.


Il percorso prende avvio dal cielo palestinese – fra i più densamente politicizzati e militarizzati del nostro tempo – per poi aprirsi a tutte le altre altezze che incombono sulle nostre vite. Allestita fra gli spazi domestici e naturali di Casa Sponge, la rassegna si compone di opere fotografiche, installazioni, video che indagano il cielo come soglia, prefigurando un «cielo al di là del cielo», ancora da immaginare insieme.


Il progetto coinvolge 9 artisti +1: nove presenze che abitano le stanze e i giardini della casa, e un’opera, Found (2022) di Massimo Uberti, collocata sulla sommità del colle di Mezzanotte, sospesa tra terra e infinito, fra tutte la più prossima – concretamente e simbolicamente – a quel cielo che la mostra invita a riconquistare.

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