Titolo: Incontri
Presentata da: Valentino Catricalà
Artisti: Paolo Bini, Marco Gastini, Emilio Isgrò, Luigi Mainolfi, Matteo Montani, Nunzio, Vincenzo Rusciano, Alessandro Sciaraffa, Antonio Trimani, Ivano Troisi.

Inaugurazione: Venerdì 26 ottobre 2018 ore 18.00
Periodo della Mostra: Dal 27 ottobre all’11 novembre 2018
Luogo: Chiesa dell’Annunziata – Corso Vittorio Emanuele II,  81057 Teano CE

Patrocini: Comune di Teano (CE)

In collaborazione con: Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta; Carlo Cinque – Le Stazioni Contemporary Art, Milano.

INCONTRI

Incontri. Nuovi e antichi incontri, verrebbe da dire, soprattutto se si parla del rapporto tra natura e tecnica, tecnologia e ambiente, o, meglio, del ritorno di elementi naturali all’interno del processo artistico. Una tendenza sempre presente nell’arte ma che oggi sta acquisendo nuova linfa vitale. Per questo non si propone un nuovo trend, ma una collaborazione tra maestri e artisti giovani in una location particolare: la Chiesa dell’Annunziata di Teano.

All’interno delle celebrazioni del comune di Teano sull’unità d’Italia, il 26 ottobre 2018 alle ore 18.00 dieci artisti italiani (Paolo Bini, Marco Gastini, Emilio Isgrò, Luigi Mainolfi, Matteo Montani, Nunzio, Vincenzo Rusciano, Alessandro Sciaraffa, Antonio Trimani, Ivano Troisi) si confronteranno sul tema dell’incontro nello spazio ad unica navata della Chiesa sconsacrata dell’Annunziata. La mostra, presentata da Valentino Catricalà, investiga l’incontro come un’apertura a ritrovare un nuovo rapporto con il nostro pianeta, sul presente e il futuro dell’uomo.

Il seme di arancio ingrandito migliaia di volte di Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Grotto, 1937) che apre la mostra necessita infatti di un terreno fertile per poter diventare pianta e dare il frutto. Sono così gli alberi, creati attraverso spazi vuoti, pertugi tra carte leggerissime, il tema del lavoro di Ivano Troisi (Salerno, 1984) che, nell’incontro tra pieno e vuoto, vengono animati in un morbido movimento dal passaggio dello spettatore. È ancora il pubblico ad attivare l’opera di Alessandro Sciaraffa (Torino, 1976) dal titolo L’ombra del mare, che grazie a un’infiorescenza di sensori, produce un suono che richiama il fruscio delle onde quando il corpo e in particolare le mani dello spettatore si giustappongono al fascio di luce che investe l’opera. Ancora il mare, il mare nostrum, il Mediterraneo che abbraccia la penisola, è il soggetto evocato dall’opera di Paolo Bini (Battipaglia 1984), che lavora attraverso la scansione orizzontale inseguendo la possibilità di molteplici orizzonti. Marco Gastini (Torino 1938-2018), maestro indiscusso della pittura contemporanea italiana, viene omaggiato dagli organizzatori con un’opera del 2013 nella quale il bianco, il pigmento oltremare puro e il nero del carbone sono il campo d’azione di uno spazio esclusivamente pittorico rimesso in discussione con urgenza esistenziale dal sorprendente arrivo di elementi tridimensionali: tre schegge di pietra affilate. Una scultura a parete, un legno combusto, è il segno invincibile di Nunzio (Cagnano Amiterno, 1954): l’incontro con l’elemento fuoco ridefinisce un valore plastico al legno e paradossalmente lo rigenera, per lo sguardo. Il Video è il medium con il quale Antonio Trimani (Cosenza, 1970) si confronta da anni. Chôra, l’opera scelta per la mostra, è un paesaggio ipnotico dove cielo e mare si incontrano su una linea d’orizzonte discernibile ma surreale, una nuvola di fumo si irradia nell’ambiente riflettendosi nell’elemento liquido, contribuendo alle variazione cromatiche e ritmiche del video. L’opera di Vincenzo Rusciano (Napoli 1973)è un tessuto che vive di contraddizioni e ipotizza un ideale spostamento di quella classicità, che ancor oggi continua ad essere un importante giacimento della nostra eredità culturale,  dentro l’estetica della contemporaneità. Il basamento dell’altare della chiesa ospita Isola, di Luigi Mainolfi (Rotondi 1948), esponente di spicco della cosiddetta scultura post-concettuale, impostasi al principio degli anni Ottanta. L’opera di Mainolfi innalza sul sole e oltre il sole (riconoscibile negli elementi del piedistallo che appaiono come raggi) un elemento naturale spoglio e umile come il legno, operando un rovesciamento alchemico nel quale il valore minimo di un materiale povero assurge potentemente a valore assoluto. Chiude il cerchio, e lo rimette in gioco, Matteo Montani (Roma, 1972), facendo  incontrare cielo e terra sulla superficie scura della carta abrasiva.

Incontri è patrocinata dal Comune di Teano e realizzata con il contributo e la collaborazione della Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di Caserta  e Carlo Cinque – Le Stazioni Contemporary Art di Milano.

 

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